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Athena - La ciclica ripetizione della storia

  • Immagine del redattore: cinebucolico
    cinebucolico
  • 23 set 2022
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 3 dic 2022

a cura di: Gisella.


Athena è il nome della dea della guerra, ma anche quello di un quartiere popolare francese, dove proprio ad una guerra assisteremo.

È a tutti gli effetti una tragedia l’ultimo lungometraggio di Romain Gavras, che si apre catapultandoci in una rivolta che, scopriremo in seguito, è scatenata dall’uccisione di un ragazzino di undici anni da parte della polizia. Ci ritroviamo davanti ad una vicenda che ci lascia senza fiato, anticipando il ritmo serrato della narrazione.


Una forza dirompente quella della guerra contro un regime violento e persino contro la propria famiglia. Il dolore diventa rabbia e la rabbia violenza. Dinamiche che si ripetono e che sono forse destinate a farlo ancora.

Una lotta fraterna, un dolore irrazionale e la voglia di vendetta: il film è un insieme di sequenze potenti e prepotenti, che rimangono fisse negli occhi dello spettatore, proprio come la determinazione dei protagonisti.

Gavras sceglie un racconto teatrale e una messa in scena che riporta facilmente ad un quadro di Delacroix, impregnata di potenza e disperazione.

Dai primi piani intrisi di emozioni ai pianosequenza che ci rendono protagonisti, questo film è un caos perfettamente equilibrato, una carica di adrenalina che rende le vicende quasi un'esperienza da realtà virtuale.


Proprio come può succedere quando ci ritroviamo ad osservare "La libertà che guida il popolo" di Delacroix, anche davanti alle sequenze di Gavras siamo trasportati dalla drammaticità, che fa da padrona. L'equilibrio creato da luci e ombre, la prevalenza di un personaggio su altri, e allo stesso tempo la potenza dell'insieme, sono tutte caratteristiche che mettono in evidenza il dramma che si svolge sotto i nostri occhi, come se fossero impressi per sempre dalle pennellate di un pittore.


Tutto si sviluppa in un unico giorno, portandoci attraverso le stanze e i palazzi in cui corrono e si nascondono i protagonisti. È un gioco di incastri e una corsa contro il tempo, contro una libertà che vediamo allontanarsi sempre di più. Ci ritroviamo quasi in una sorta di cerchio, come a delineare la ciclicità degli eventi, e l’impossibilità di liberarsi dal “peccato” originale.

C’è un filo rosso che lega i tre fratelli, Abdel, Karim e Mokhtar, accecati da un conflitto interiore che li porta a scontrarsi tra di loro.

Ci ritroviamo davanti a due fazioni, rappresentate da una parte dalla rigidità militare del fratello maggiore Abdel, e dall’altra dall’ira del più piccolo Karim che vuole a tutti costi vendicare la morte del fratello.



Un importante sfondo politico contribuisce a rendere la storia ancora più attuale. Il racconto della guerra sui social, autorità assenti e violente, sono gli aspetti che, legati alle caratteristiche tipiche di una tragedia, rendono Athena un prodotto intenso e dolorosamente attuale.

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