Eat Pray Love: il corpo è il tuo tempio.
- cinebucolico
- 8 mag 2023
- Tempo di lettura: 8 min
A cura di Chiara Musicò.

Frame da Eat Pray Love
“Equilibrio” è una parola tanto rassicurante quanto precaria. È quello stato di perfetto bilanciamento di tutte le forze a cui aspiriamo, la vetta del benessere che tentiamo di raggiungere costantemente e disperatamente: ideale ma perturbabile come una leggerissima sfera sulla punta di una piramide. La facilità di perderlo è inversamente proporzionale alla difficoltà di ottenerlo.
Basta un soffio di vento, una goccia di rugiada. Talvolta, la sfera cade. Rotola lontano dalla piramide per fermarsi più o meno lontano da essa – e questo dipende da quanto il vento è stato forte, o la goccia grande. E noi ci adagiamo nel punto in cui la sfera smette di rotolare, pensando di aver trovato un nuovo equilibrio, illudendoci di essere al vertice di un'altra piramide. Ma così non è.
E allora passano giorni, mesi, anni, prima che una nuova epifania ci venga a scuotere violentemente. E iniziamo a domandarci quanto distanti siamo dalla base e quanta fatica occorrerà per arrivare nuovamente al vertice. Essere testimoni di questo tipo di epifanie può essere importante. Ecco perché Eat Pray Love (Mangia Prega Ama) è un film che tutti hanno bisogno di incontrare.
Tratto dall’autobiografia di Elizabeth Gilbert, diretto da Ryan Murphy e scritto da Ryan Murphy e Jennifer Salt, Eat Pray Love un inno all’amore per sé stessi e un invito alla costante ricerca dell’equilibrio: quello che Liz, interpretata da una splendida Julia Roberts, cerca di trovare nel film.
Liz parte da New York dopo un divorzio logorante ed una successiva relazione burrascosa, con l’obiettivo di viaggiare per un anno alla ricerca di sé stessa. Il suo percorso comprende tre tappe: l’Italia, l’India, l’Indonesia. Un itinerario ricco e stimolante, nonostante la nota dolente degli stereotipi che, qui e là, emergono dal racconto delle culture che andremo ad incontrare.
Eat
La prima tappa di Liz, come appena detto, è L’Italia. Roma, Napoli: lo stivale è la culla del buon cibo e del dolce far niente.
Ciò che incanta è l’amore con cui la penisola viene raccontata: la bellezza dei luoghi, l’onnipresenza della Storia, il calore delle relazioni. Qui Liz, dopo tanto, smette di prendere antidepressivi e ritrova il piacere della vita: Roma la accoglie con un caloroso abbraccio e le insegna l’italiano, la ospita nelle sue preziose rovine, la vizia con deliziosi cibi e le regala nuove ed importantissime amicizie.

Frame da Eat Pray Love
Napoli non si comporta diversamente. Assaggiando la famosissima pizza Da Michele, Liz regala alla sua amica e a chi ha la fortuna di guardare questo film un messaggio fondamentale:
“Let me ask you something: in all the years that you have...undressed in front of a gentleman has he ever asked you to leave? Has he ever walked out and left? No? It's because he doesn't care! He's in a room with a naked girl, he just won the lottery. I am so tired of saying no, waking up in the morning and recalling every single thing I ate the day before, counting every calorie I consumed so I know just how much self loathing to take into the shower. I'm going for it. I have no interest in being obese, I'm just through with the guilt. So this is what I'm going to do, I'm going to finish this pizza, and then we are going to go watch the soccer game, and tomorrow we are going to go on a little date and buy ourselves some bigger jeans.[i]”
La spensieratezza nel nutrirsi è quindi un altro di punti chiave di Eat Pray Love e Liz lo declama con estrema chiarezza: quanto è importante la taglia dei jeans rispetto alla serenità mentale? È davvero fondamentale rinunciare ad una pizza per un centimetro in meno di girovita? Quanto spazio, questi pensieri, occupano nella nostra mente? È più sano assumere poche calorie o godersi un’esperienza con serenità?
Troppo spesso cerchiamo di tener fede a dei canoni di bellezza che ci siamo autoimposti, dando alla nostra forma un valore che scavalca quello della nostra interiorità. Guardandoci allo specchio ci odiamo per un difetto che talvolta percepiamo solo noi, paragonandoci a fisicità differenti dalle nostre. Il nostro aspetto non ci soddisfa proprio perchè ci sforziamo ad inseguire fantasmi estetici che, anche se fossero raggiungibili, andrebbero semplicemente ad omologare il nostro aspetto a quello altrui. Quindi: a che prezzo rinunciamo a quella pizza? Quando guarderemo indietro, sarà davvero importante che in quel momento della nostra vita portavamo una taglia piuttosto che un’altra? L’amore che possiamo ricevere cambia a seconda di questo valore? La salute mentale è molto più importante di un valore nutrizionale.

Frame da Eat Pray Love
Un rapporto sereno con il nostro corpo ci aiuta così a riacquisire concezione di quello che davvero, il cibo, rappresenta: nutrimento, esperienza, piacere.
Eat Pray Love è Body positivity a tutti gli effetti.
Pray
La spiritualità è vitale e necessita di essere coltivata.
Liz parte dall’Italia per recarsi nella seconda tappa del suo viaggio: l’India. La natura, la cultura e la spiritualità accolgono di nuovo Liz in una festa cromatica strabiliante. Qui trascorre diverso tempo in un Ashram e conosce Richard, un uomo che le insegna l’importanza di perdonare sé stessi.
La riconnessione con lo spirito è ardua, oscura, incomprensibile ma anche catartica: la protagonista impara che, per guarire, è fondamentale attraversare completamente ciò che la affligge.

Frame da Eat Pray Love
In India, Liz riscopre il suo matrimonio e finalmente inizia a percepire in maniera vivida la mancanza dell’ex marito, iniziando così a metabolizzare il grande dolore del divorzio. Uscire dalla vita coniugale in cui si è cullata per anni, interrompere quello stile di vita apparentemente stabile, mettere in pausa la carriera è una scelta che porta con sé il prezzo di dover ricercare la sicurezza in sé stessi. È complicato, accettare di provare alcuni dolori che si pensa di aver superato: Richard ne è esperto
- So you fell in love with someone.
- l really miss him.
- So miss him. Send him some light and love every time you think of him, then drop it. You know, if you could clear out all that space in your mind... ...that you're using to obsess over this guy... ...and your failed marriage, you'd have a vacuum with a doorway. And you know what the universe would do with that doorway? Rush in. God would rush in. Fill you with more love than you ever dreamed of. Man. Groceries. I think you have the capacity someday to love the whole world[i].
Mentre l’Italia ha rappresentato una sorta di evasione, l’India impone quindi a Liz di riaprire certe porte che la protagonista ha chiuso per il troppo dolore. Ma l’unica speranza di superare una sofferenza è attraversarla: la guarigione avviene solo in questa modalità.

Frame da Eat Pray Love
Una delle conversazioni più memorabili che Liz intrattiene con Richard, ha come tema l’importanza di riconnettersi con la propria mente: mentre lei si dispera e si lamenta di non riuscire ad accedere alla sua stanza mentale, l’amico la incoraggia e la spinge a lavorare sui pensieri e sull’approccio ai problemi della vita
“You need to learn how to select your thoughts just the same way you select your clothes every day. This is a power you can cultivate. If you want to control things in your life so bad, work on the mind. That’s the only thing you should be trying to control.[i]”
Non abbiamo modo di controllare ciò che accade intorno a noi, ma deteniamo il potere di cambiare il nostro approccio alle situazioni problematiche: controllare i pensieri è un’abilità tanto importante quanto benefica. Troppo spesso lasciamo che la nostra mente prenda il sopravvento e agisca in automatico, dimenticandoci che, in tal modo distruggiamo la serenità con le nostre stesse mani. Siamo impotenti di fronte ad un pericolo o ad una situazione dolorosa solo se siamo sconnessi dalla nostra mente.
Love
L’Indonesia è la terza ed ultima tappa di Liz. A Bali, la protagonista cerca di ritrovare l’equilibrio tramite la sua guida di Ketut (Hadi Subiyanto), uno sciamano che ha conosciuto in un precedente viaggio sempre nella stessa città.
Liz si tuffa in una natura calma, respira aria diversa, si muove in nuovi ambienti spirituali.
La tristezza che ha nel cuore, secondo Ketut, può guarire prendendo delle sane abitudini: la invita al sorriso interiore, alla meditazione, alla ricerca della felicità con Dio; le fa copiare a mano un intero libro di precetti e la spinge ad amare di nuovo. Le loro conversazioni suscitano in Liz quasi sempre sorrisi genuini e le alleggeriscono il cuore.
E poi c’è Felipe (Javier Bardem), il nuovo incontro che riesce a farle provare di nuovo l’amore: un sentimento al quale però, dopo tanto dolore, Liz ha ancora paura di lasciarsi andare. La protagonista è diffidente e terrorizzata di perdere il tanto amato equilibrio che è finalmente riuscita a raggiungere dopo un anno di lavoro su di sé.

Frame da Eat Pray Love
La storia con Felipe la distrae dal suo obiettivo e questo per lei è troppo. A qualche giorno dalla partenza decide di concludere la relazione con lui. Prima lasciare Bali, però, ha una conversazione illuminante con Ketut: lo sciamano, dopo averle chiesto se le nuove abitudini sono entrate a far parte della quotidianità di Liz, scopre che la sua allieva ha rinunciato ad un amore. Ecco, allora che Ketut la stupisce nuovamente con le parole
“To lose balance sometimes for love is part of living a balanced life[i].”
Ribadendo quanto sia importante amare, anche se questo comporta perdere quello che è l’apparente equilibrio perfetto.
Eat pray love è un inno alla completezza, un mantra necessario. Tre imperativi al benessere e alla cura di sé che spesso vengono persi di vista: nutri il tuo corpo con spensieratezza; prega per trovare un contatto con la tua spiritualità; ama per sconvolgere gli equilibri e riempire i vuoti che tutto il resto non può colmare. Un messaggio importante, che può essere parafrasato con la seguente frase: “Il corpo è il tuo tempio, prenditene cura”.

Frame da Eat Pray Love
[i] “Lascia che ti chieda una cosa: in tutti gli anni che ti sei…spogliata davanti a un signore, ti ha mai chiesto di andartene? Se n’è mai andato lui, piantandoti? No! Perché non gli interessa, è in una stanza con una ragazza nuda, ha vinto la lotteria! Ascolta, io sono stufa di svegliarmi la mattina pentendomi di ogni singola cosa che ho mangiato il giorno prima, contando le calorie che ho consumato per sapere esattamente quanto disgusto proverò sotto la doccia. E allora mangio, non ho intenzione di diventare obesa ma basta sensi di colpa. Perciò ecco il programma: finisco questa pizza e poi ce ne andiamo a vedere la partita e domani facciamo un giretto e ci compriamo dei jeans più larghi!” [i] - quindi ti sei innamorata di qualcuno - mi manca tantissimo - lascia che ti manchi, allora. Mandagli un po' di luce e amore ogni volta che pensi a lui, poi lascia andare. Sai, se potessi sgomberare tutto quello spazio nella tua mente...che stai usando per fissarti su questo ragazzo...e il tuo matrimonio fallito, avresti un vuoto con una porta. E sai cosa farebbe l'universo con quella porta? Ci si precipiterebbe dentro. Dio, ci si precipiterebbe dentro. Riempiti di più amore di quanto tu abbia mai sognato. Amica. Mandibola, penso che un giorno avrai la capacità di amare il mondo intero.
[i] "Devi imparare a selezionare i tuoi pensieri nello stesso modo in cui selezioni i tuoi vestiti ogni giorno. Questo è un potere che puoi coltivare. Se vuoi controllare le cose nella tua vita così tanto, lavora sulla mente. Questa è l'unica cosa che dovresti cercare di controllare."
[i] “A volte, perdere l’equilibrio per amore, fa parte di una vita equilibrata”.
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