Halloween Ends - Una degna Fine?
- cinebucolico
- 26 ott 2022
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 11 nov 2022
a cura di: Matteo (@purpleorlok).
Ritorna al cinema con la sua ultima fatica registica David Gordon Green concludendo così la sua trilogia della saga di Halloween: Halloween (2018) il sequel Halloween Kills (2021) e il capitolo finale Halloween Ends (2022) quest’ultimo nei cinema dal 13 Ottobre. Dove ritorna Jamie Lee Curtis sia nei panni dell’ormai iconica Laurie Strode, una delle prime Final Girls, sia come produttrice, Andi Matichak come Allyson Nelson ovvero la nipote di Strode già presente nei primi 2 capitoli e ovviamente L’Ombra, the boogyman, Michael Myers un virus che infetta la popolazione da anni.

Al contrario di Halloween e Halloween Kills, che si svolgono nella stessa notte, Halloween Ends fa passare ben 4 anni dopo l’ultimo attacco di Michael Myers, che sembrerebbe essere sparito nel nulla, dove ormai la corrotta cittadina di Haddonfield sembra aver trovato una pace Laurie Strode (Jamie Lee Curtis) e la nipote Allyson (Andi Matichak) che finalmente vivono insieme dopo tutto il terrore e le perdite subite a causa di Myers. Questa calma apparente viene distrutta quando Corey (Rohan Campbell) viene accusato dell’omicidio del bambino a cui stava facendo da babysitter e così ha il via un nuovo ciclone di terrore portando Laurie a mettere la parola fine al male che l’ha perseguita da più di 40anni.
Il progetto della nuova trilogia di David Gordon Green è sempre stato quello di dare una vera e propria conclusione, con il benestare di Carpenter, ignorando tutte le altre linee narrative proposte nel resto del franchise di Halloween (ben 13 film includendo questa trilogia) partendo quindi dall’origine di tutto questo orrore il 1978 per arrivare all’epoca contemporanea. Se con il primo progetto: Halloween del 2018 in qualche modo Green riesce a ricreare,nonostante dei leggeri difetti, quantomeno l’atmosfera tanto amata, con Halloween Kills il progetto incomincia a perdersi ma riuscendo comunque, in un modo tutto suo, a mandare il messaggio che Michael Myers è come un virus di oscurità che colpisce tutta Haddonfield (messaggio comunque già intrapreso da Carpenter nel suo film del 1978) e rispettando quantomeno il titolo “Halloween Kills” con Halloween Ends si perde completamente il punto di questa nuova trilogia.

Halloween Ends risulta un prodotto che confonde lo spettatore e non solo per il genere che vuole assumere il film ma soprattutto sulla figura di Michael Myers. Figura iconica di Michael Myers che in questo capitolo finale è poco sfruttata e male. Michael in questo film decide di vivere nelle fogne di Haddonfield. Tutto quello che rappresenta Michael: il male incarnato fin da bambino, un virus per la società in questo film viene completamente annullato dal fatto che Mayers veda in Corey, nuovo personaggio inserito solo in Halloween Ends che è vittima della società di cui ne diventa carnefice, un suo possibile successore. Haddonfield è ormai una cittadina corrotta da Michael, una cittadina corrotta dalla notte in cui Judy Myers morì, corruzione che nel 2018 (Halloween fino ad Halloween Ends) porta tutta la cittadina ad odiare Laurie e questa stessa corruzione porta tutta la comunità ad odiare Corey e proprio grazie a questo legame indissolubile tra i due Corey riuscirà ad incontrarsi con Allyson mettendola in contatto con una nuova forma di male.

La mancanza più grande è proprio quella riguardo a Michael Myers, è un personaggio nell’ombra ma non come è stato per Halloween di Carpenter sempre presente che fa paura perché puoi sentire la sua presenza anche se non la si vede, in questo film è stato proprio messo da parte per un personaggio che ha meno impatto visivo della maschera di Spock vissuta come ha vissuto Michael e una storia meno forte, sicuramente un grave errore inserire questo nuovo personaggio in un capitolo finale nascondendo in qualche modo Mayers. Sicuramente questo grave errore lo si nota soprattutto nella scrittura del film che perde il focus principale lo scontro finale che si aspettava da ormai 40 anni e che invece si concetra per buona parte della pellicola su di una commedia romantica che unisce tinte horror e action creando un mix che decisamente porta il tutto al fallimento. Il climax finale è per lo più inesistente, Laurie Strode si è preparata da anni per lo scontro contro Michael Myers e il modo in cui arriviamo allo scontro è tra le cose più inaspettate che potessero succedere. Jamie Lee Curtis rimarrà agli occhi della storia del cinema per sempre LA Final Girl per eccellenza ma non sicuramente grazie a questo film.

Michael e Laurie rappresentano da sempre la faccia di una stessa medaglia: il bene e il male, l’assassino e la final girl. Sono legati da un filo per cui finché una vive, vive anche l’altro, un legame così profondo quasi da diventare viscerale, rapporto che in questo finale noi spettatori, non abbiamo visto e non abbiamo percepito come è stato nel film del 1978. Un finale sicuramente felice per Laurie e la sua famiglia ma che al pubblico lascia una sensazione di mancante, se solo fossero andati fino alla fine in sceneggiatura almeno sul finale e che se oltre alla espiazione del male racchiusa nella processione e successiva distruzione del corpo di Myers fosse morta anche Laurie rappresentando così la già citata e chiaramente nota dualità tra le due figure.
In conclusione Halloween Ends delude sia come finale di saga che come film in se ed è un peccato vedendo la buona partenza peccato la perdita di focus, soprattutto nell’ultimo film. Ereditare il male di Myers non è affatto semplice nonostante potesse risultare una via interessante se usata sapientemente, cosa che chiaramente non è stata usata all’interno del film. Ho la sicurezza nel dire che Michael Myers e Laurie Strode sono e saranno per sempre personaggio e personaggia iconici nella cultura di massa, horror in particolare, ma di certo non sarà grazie a David Gordon Green se continueranno a rimanere nell’olimpo. Ho la sicurezza nel dire che se all’interno del film i fiori di ciliegio hanno più peso di Michael Myers forse il film non ha raggiunto l’alto livello richiesto e aspettato.

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